Remumber: l’applicazione che aiuta i bambini a trovare i loro genitori.

Missing Children Europe ha lanciato una applicazione per aiutare i bambini a memorizzare il numero di telefono dei genitori cambiando il pin di smartphone e tablet con il numero di telefono del genitore.

Bruxelles, 28 giugno 2016 –  Pochissimi bambini conoscono il numero di telefono dei genitori: 10 cifre che possono essere di grande aiuto e, in alcuni casi, salvare anche delle vite in situazioni di emergenza.   Per sensibilizzare adulti e bambini, Missing Children Europe ha lanciato Remumber, un’applicazione per smartphone che aiuta i bambini a memorizzare il numero di telefono dei genitori attraverso un‘azione semplice e ripetuta. I bambini ricordano il loro pin perché lo utilizzano ogni giorno: l’applicazione sostituisce questo codice casuale con il numero di telefono di un loro genitore. Un’operazione che permetterà ai bambini di memorizzare col tempo i numeri di telefono più importanti, che vengono digitati almeno una decina di volte al giorno. L’applicazione, con l’avvicinarsi delle vacanze estive, potrebbe rivelarsi molto utile: solo in Belgio la scorsa stagione si sono persi 1.000 bambini.

Bastano 10 secondi di distrazione

Molti genitori lo avranno sperimentato: un solo momento di distrazione è sufficiente per perdere il proprio figlio. Proprio per questo, Missing Children Europe sta sviluppando soluzioni pratiche e creative per aiutare i bambini a memorizzare i numeri di telefono dei propri genitori in modo da poterli contattare in caso di emergenza.

L’idea è quella di far memorizzare ai bambini il numero di telefono utilizzandolo come pin dello smartphone o del tablet utilizzato. Delphine Moralies, Segretario Generale di Missing Children Europe ha commentato: “Con l’applicazione Remumber stiamo cercando di attirare l’attenzione dei genitori sulla sicurezza dei bambini durante le vacanze estive e quindi di prevenire situazioni di panico aiutandoli direttamente. Sapere il numero di telefono a memoria può rendere i bambini più sicuri quando i genitori non sono accanto a  loro. Questo consente ai bambini di risolvere una situazione di disagio chiamando i propri genitori e indicando loro la propria posizione. Con le vacanze estive alle porte occorre fornire delle semplici precauzioni alle famiglie: viaggi all’estero e i in luoghi pieni di turisti aumentano le possibilità che i bambini si perdano. E’ quindi fondamentale che ai bambini vengano forniti tutti gli strumenti necessari per reagire nel migliore dei modi a queste situazioni. L’installazione della app è anche una buona occasione per affrontare con loro il tema della fiducia e della sicurezza, in modo da definire insieme alcune linee guide, a maggior ragione prima delle vacanze”

Remumber: usare la tecnologia per tutelare i bambini

Oggi la tecnologia è una parte integrante della vita dei bambini. Fin da piccolissimi, i bambini sono in grado di sbloccare il pin del cellulare o del tablet in un batter d’occhio. Laurent Dochy, Dirttore Creativo di Famous Brussels afferma che “La nuova generazione è connessa e mobile e questo è indubbio. Molti di loro utilizzano regolarmente i cellulari con un pin di sblocco che conoscono a memoria ma che non ha alcun significato. L’applicazione Remumber trasforma questa azione quotidiana in qualcosa di utile che può aiutare in caso di pericolo”.

Come funziona?

L’idea è semplice: l’applicazione interpreta le stesse regole del pin dello smartphone o del tablet. Una volta installata è sufficiente inserire il numero di telefono da memorizzare, dopodiché il sistema  verrà bloccato tramite Remumber. I bambini memorizzeranno il numero gradualmente: le prime 4 cifre devono essere imparate a memoria, le restanti saranno illuminate se il bambino avrà bisogno di un suggerimento. Una volta che il bambino ha memorizzato l’intero codice, i genitori vengono informati via e-mail e possono inserire un nuovo numero da imparare a memoria, lasciare il numero originale o disinstallare l’applicazione. Al momento l’applicazione è disponibile solo per i dispositivi Android <https://play.google.com/store/apps/details?id=com.mediamonks.remumber>. Per installarla occorre scaricare l’applicazione e seguire le indicazioni.

Memoria a lungo termine

Quando eravamo giovani abbiamo imparato i numeri di telefono a memoria componendoli ripetutamente. Oggi, invece, è molto più comune affidarsi alla lista dei contatti del cellulare. Lo stesso avviene per i giovani che non hanno mai avuto l’occasione per imparare i numeri a memoria. Ma è attraverso la ripetizione che si sviluppa la memoria a lungo termine. Boris Nikolai Konrad, neuroscienziato e detentore del record mondiale per la memoria spiega: “I bambini digitano manualmente lo stesso numero molte volte al giorno e questo diventa per loro una routine fisica, conosciuta come memoria muscolare. Fare pratica è essenziale per immagazzinare le informazioni nella memoria a lungo termine. Non si tratta solo di essere in grado di ripetere un numero, ma anche di ricordarlo”

Lancio europeo

Il problema dei bambini che non sanno più a memoria i numeri di telefono è universale. Remumber è una soluzione per tutte le famiglie, ed è una iniziativa su scala europea. Molte famiglie attraversano i confini dei Paesi europei durante luglio e agosto. Per questo, la collaborazione tra le organizzazioni che fanno parte del network di Missing Children Europe è essenziale. Il lavoro di ognuna di loro sul territorio spesso fa la differenza. In Belgio, Missing Children Europe lavora al fianco di Child Focus, il suo membro belga.

Oggi, ben 15 Paesi sono uniti al Belgio per questa iniziativa: Portogallo, Italia, Repubblica Ceca, Serbia, Estonia, Francia, Austria, Spagna, Grecia, Albania, Irlanda, Ungaria e Romania.

Remumber è stato lanciato in Europa ma è disponibile in tutto il mondo. I genitori possono facilmente scaricare l’applicazione sui propri dispositivi personali o condivisi con la famiglia.

 

 

Alcuni consigli pratici per le vacanze:

– Scaricate l’applicazione Remumber sul cellulare di vostro figlio, sul tablet di famiglia e/o sul vostro cellulare

– Prendetevi del tempo per parlare con vostro figlio delle “regole di sicurezza” da adottare in vacanza e per rispondere alle sue domande

– Vestite vostro figlio con abiti dai colori brillanti così da poterlo individuare facilmente

– Concordate insieme a lui un luogo di incontro nel caso si perdesse

– Se vostro figlio non si ricorda il luogo d’incontro è meglio che rimanga fermo dove è mentre lo state cercando

– Ricordate a vostro figlio che può sempre parlare agli ufficiali in uniforma

– Scattate una foto a vostro figlio dal cellulare prima di partire per le vacanze

– Se non trovate in breve tempo vostro figlio contattate la polizia locale o chiamate il 116000 da qualsiasi parte vi troviate in Europa.

 

 

Scarica l’applicazione: https://play.google.com/store/apps/details?id=com.mediamonks.remumber

Per più informazioni su Remumber: http://remumber.com/it

Condividi il messaggio di Remumber sui social media attraverso l’hashtag #Remumber

 

Missing Children Europe è la Federazione Europea per i bambini scomparsi e sfruttati sessualmente. Rappresenta 30 Organizzazioni attive in 26 Stati europei. Missing Children Europe offre servizi di ricerca e di attività politica e di collegamento tra le organizzazioni al fine di proteggere i bambini da ogni tipologia di violenza e abuso che possono essere cause o conseguenze della loro scomparsa.

Ogni due minuti un bambino in Europa scompare. La causa della scomparsa può includere situazioni di violenza e di abuso, compreso lo sfruttamento sessuale. Dal punto di vista di Missing Children Europe tutti i bambini dovrebbero poter contare in sistemi olistici ed efficaci di tutela dei minori, dove vengono adottate tutte le misure per la sicurezza e la protezione.

TELEFONO AZZURRO CELEBRA LA GIORNATA INTERNAZIONALE DEI BAMBINI SCOMPARSI 2016

 Scappano da casa, vengono rapiti o sottratti da un genitore. Altri, invece, fuggono da guerre, povertà e catastrofi naturali. Se non accompagnati, rischiano di scomparire vittime dello sfruttamento e della tratta o di subire abusi durante il loro viaggio. E’ l’esercito dei bambini invisibili: basti pensare che in Europa ogni due minuti arriva la segnalazione di un minore scomparso, secondo gli ultimi dati di Missing Children Europe, il network di 29 Organizzazioni Non Governative attive in 24 Paesi europei, che gestiscono altrettante linee telefoniche per bambini scomparsi. Il numero unico europeo è il 116.000, attivo 24 ore su 24, in Italia gestito da Telefono Azzurro, in convenzione con il Ministero dell’Interno, dal 25 maggio 2009.

In occasione della Giornata Internazionale dei Bambini Scomparsi, che ogni anno dal 1983 viene celebrata il 25 maggio, Telefono Azzurro vuole tenere ancora più alta l’attenzione su questo tema di drammatica attualità. Quest’anno, a Palazzo Ferrajoli (Roma), durante l’evento “Bambini scomparsi, sfruttati, non accompagnati: i rischi di un’infanzia senza futuro”, sono stati presentati in anteprima alcuni dati nazionali ed internazionali per inquadrare il fenomeno.

In Europa, nel 2015, sono state 209.841 le chiamate ricevute dalla rete europea per i bambini scomparsi. Di queste, il 54% ha riguardato segnalazioni per fughe da casa, mentre il 29% casi di sottrazione parentale. Nello stesso anno, in Italia, sono stati 163 i casi di bambini scomparsi, fuggiti da casa/istituto o soggetti a rapimento, gestiti da Telefono Azzurro, attraverso il 116.000, il Centro Nazionale di Ascolto 19696 e il Servizio 114 Emergenza Infanzia.

Ma il dato più allarmante riguarda i minori stranieri non accompagnati. In un anno in cui, secondo i dati Europol, sarebbero stati 10.000 i migranti minorenni non accompagnati scomparsi dopo il loro arrivo in Europa, le chiamate alle linee del 116.000 su questi casi risultano ingannevolmente basse: solo il 2% i casi a livello europeo nel 2015, segno di una grande sottostima del fenomeno. Se dal 2009 al 2014 le percentuali italiane si allineano a quelle europee, dal 2015 fino al primo trimestre del 2016, l’esplosione del fenomeno migratorio nel nostro Paese si riflette in un notevole incremento della tendenza: nel 2015 i casi di minori stranieri non accompagnati rappresentano ben il 40% dei casi, e solo nei primi tre mesi del 2016 ammontano a 33 segnalazioni ricevute.

L’attualità ci porta a concentrare ancora di più l’attenzione sui minori stranieri non accompagnati. Il fallimento del sistema di integrazione per questa fascia di minori incide in modo significativo sulla loro scomparsa. Spesso i bambini e gli adolescenti stranieri che arrivano nel nostro Paese sono sol e rischiano di scomparire, coinvolti in traffici illeciti, devianti e vittime della tratta, impiegati nelle maglie della criminalità, del lavoro nero e dello sfruttamento sessuale”, ha commentato Ernesto Caffo, Presidente di Telefono Azzurro, membro del board di Missing Children Europe e delegato da MCE sul tema dei minori stranieri non accompagnati, “E’ necessaria una maggiore partecipazione da parte delle Istituzioni non solo per prevenire la scomparsa dei minori stranieri non accompagnati ma anche per rafforzare il sistema di accoglienza, di integrazione e di cura di cui essi oggi godono”.

Per questo, grazie al supporto di Fondazione Poste Insieme Onlus, ufficializzato in concomitanza con la Giornata Internazionale dei Bambini Scomparsi, le attività del servizio 116.000 gestito da Telefono Azzurro saranno rafforzate, nell’ottica di un sostegno sempre maggiore ai minori non accompagnati, dal supporto psicologico fino ai consigli per questioni pratiche, legali e sociali.

Il 2015 è stato un anno particolarmente impegnativo per le hotlines europee del 116.000. I finanziamenti dell’Unione europea, sui quali molte linee fanno affidamento, sono stati interrotti, portando a una diminuzione del bilancio (52%) e delle risorse impiegate nella gestione del servizio (31%). Un calo, quest’ultimo, che ha reso impossibile dare una risposta al 39% di chiamate in arrivo, a fronte di un aumento consistente di casi dal 2011 al 2014.

#MissingChildrensDay #UnFuturoPossibile

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